Intelligenza Artificiale: tra scenari, normative e prospettive di sviluppo nel mondo industriale
L’intelligenza artificiale (AI) è una delle tecnologie più discusse e promettenti del nostro tempo, ma come viene effettivamente applicata nel settore industriale? Quali sono le normative che la regolano e come possiamo prevedere il suo futuro nelle imprese?
Durante la CtrlX WEEK, l’evento di Bosch Rexroth dedicato ai temi chiave per l’evoluzione dell’automazione moderna, abbiamo chiesto a Pierpaolo D’Odorico, Ceo di Datapizza, e Andrea Villa, Smart Industry Research Lead presso Cefriel, quali sono gli sviluppi più recenti, la regolamentazione e le prospettive future dell’AI.
AI e innovazione: Datapizza e Cefriel sul futuro digitale
Datapizza, una community tecnologica italiana che conta oltre 500.000 professionisti nel software e nell’AI. Con una solida formazione in Data Science e Machine Learning, ha guidato numerosi progetti in collaborazione con grandi aziende italiane.
Cefriel, un centro di ricerca che promuove la collaborazione tra il mondo accademico, l’economia e la società. Specializzato nell’applicazione di AI e Machine Learning ai processi produttivi, Andrea è un esperto nella transizione verso l’Industria 5.0.
Le aziende italiane sono pronte per adottare l’intelligenza artificiale?
Villa: le aziende che hanno già avviato progetti di intelligenza artificiale tendono a riconoscerne i vantaggi e ad approfondire ulteriori investimenti, mentre chi non ha ancora intrapreso questo percorso rimane spesso legato agli approcci tradizionali.
Esiste una differenza significativa tra grandi aziende e PMI: le prime dispongono di maggiori risorse per affrontare progetti innovativi, mentre le seconde incontrano difficoltà legate alla disponibilità di risorse e all’incertezza sul ritorno dell’investimento (ROI), che spesso richiede anni. Questo divario potrebbe ampliarsi ulteriormente nel tempo, rendendo la sfida per le PMI ancora più complessa.

Fonte: Osservatori Digital Innovation – Politecnico di Milano (www.osservatori.net)
Come vengono utilizzate le tecnologie di Generative AI nel mondo industriale?
Villa: i progetti di Generative AI si concentrano principalmente su ambiti in cui la tecnologia è già ben sviluppata e può offrire risultati tangibili nel breve termine. Tra le applicazioni principali ci sono: la generazione automatica di report e documentazione, l’implementazione di modelli conversazionali avanzati e il miglioramento dei processi di data augmentation e creazione di contenuti, sebbene questi settori siano meno maturi e richiedano maggiori risorse.
Queste applicazioni rappresentano una naturale evoluzione tecnologica, seguendo un modello storico in cui le innovazioni vengono prima utilizzate per digitalizzare processi già esistenti e successivamente per creare nuove possibilità.
Come le aziende possono confrontarsi con le normative dell’AI Act?
D’Odorico: l’AI Act, introdotto dall’Unione Europea come evoluzione del GDPR, rappresenta un tentativo di regolamentare l’intelligenza artificiale in modo equilibrato, garantendo la sicurezza dei consumatori e il rispetto dei diritti fondamentali. La normativa classifica le applicazioni AI in base al livello di rischio, da quelle che non rappresentano minacce significative a quelle considerate inaccettabili, come il social scoring
Questo approccio, più cauto rispetto a quello adottato da Stati Uniti e Cina, ha l’obiettivo di prevenire abusi e garantire trasparenza nei settori in cui l’AI può avere un impatto significativo sulla vita delle persone.
Qual è lo stato dell’intelligenza artificiale in Italia?
D’Odorico: l’evoluzione dell’approccio italiano all’intelligenza artificiale, è passato da una fase iniziale di cautela, come il blocco temporaneo di ChatGPT, a un atteggiamento più favorevole.
Nel 2024, Cassa Depositi e Prestiti ha stanziato un miliardo di euro per promuovere il trasferimento tecnologico, l’adozione dell’AI nelle PMI e lo sviluppo di infrastrutture come il supercomputer Leonardo. Questi investimenti puntano a ridurre il divario tecnologico con altre nazioni e a rendere l’AI accessibile anche alle piccole imprese, favorendo la transizione digitale e la competitività industriale del paese.
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