Miramondi – Bosch Rexroth: ENERGY MATTERS
È possibile realizzare un’efficace gestione dei consumi di un impianto complesso e altamente energivoro?
Miramondi e Bosch Rexroth hanno trovato una soluzione molto convincente. Insieme.
Quando Miramondi ci ha contattato per questo importante progetto, abbiamo immediatamente compreso che l’approccio migliore era adottare una strategia di co-engineering. La sfida era ambiziosa e il successo dipendeva principalmente dalla creazione di un team motivato e unito. La nostra prima mossa quindi è stata quella di far interagire i nostri reparti tecnici per avviare lo studio di fattibilità.
Un Progetto Ambizioso: Successo e Impatto
Il progetto riguardava la realizzazione di una linea di produzione di porte per frigoriferi mediante stampaggio, commissionata da un marchio leader nel settore degli elettrodomestici.
Si trattava di un impianto estremamente complesso, composto da sei presse idrauliche che operano simultaneamente con cicli di dodici secondi ciascuna, e capaci di sollevare carichi fino a diciotto tonnellate. La potenza totale della linea era impressionante, pari a circa un megawatt.
La richiesta di Miramondi era chiara: ridurre in modo decisivo l’impatto energetico totale e quello delle singole fasi di lavorazione.
Da dove cominciare?
Power on Demand
In collaborazione con il reparto tecnico di Miramondi, abbiamo subito avviato lo studio della ciclica dell’impianto e delle diverse fasi di lavorazione. Dall’analisi è emerso che molte fasi non richiedevano l’intera potenza elettrica installata. Di comune accordo, abbiamo optato quindi per una soluzione basata sul concetto di Power on Demand.
Questa scelta ci ha permesso di massimizzare l’efficienza dell’impianto, garantendo nel contempo il massimo livello di performance: un elemento cruciale, considerate le elevate aspettative del cliente finale in termini di produttività. Il risultato è stato duplice. Da un lato, il concetto di Power on Demand ha consentito di ridurre i consumi energetici durante le fasi del ciclo produttivo in cui l’impianto richiedeva meno potenza, come ad esempio durante il trasferimento del pezzo tra una pressa e l’altra, o quando entrambe le presse erano ferme. Dall’altro, ha permesso di ottimizzare l’output energetico delle centrali idrauliche in base al tipo di pezzo in lavorazione in quel momento.
La scelta della soluzione
La soluzione che abbiamo scelto di applicare per ridurre l’impatto energetico delle sei presse si chiama Sytronix. Grazie al controllo del numero di giri del motore e al software proprietario di Bosch Rexroth, questo sistema gestisce autonomamente la potenza idraulica, adattandola alle esigenze di ciascuna pressa in ogni istante.
La soluzione, sostenibile, compatta e di semplice installazione (Plug and Produce), è stata da subito condivisa dal team tecnico Miramondi. Guardandoci indietro possiamo dire che è stata proprio la stretta collaborazione tra i nostri team la chiave per raggiungere l’obiettivo finale.
Una nuova generazione di sistemi idraulici
La soluzione Sytronix fa parte di una nuova famiglia di sistemi e componenti intelligenti chiamata Connected Hydraulics
che Bosch Rexroth ha introdotto sul mercato con il dichiarato obiettivo di innalzare il livello di performance delle macchine dei propri clienti aumentando allo stesso tempo il grado di sostenibilità dei processi produttivi.
Questo è possibile facendo leva su tre elementi cardine:
- meno energia
- meno materiale
- meno fluido
Oltre ai notevoli vantaggi sul fronte delle performance e della sostenibilità, le soluzioni di Connected Hydraulics apportano un notevole contributo nell’ambito della data transparency.
Quando si a che fare con impianti complessi come quelli che ingegnerizza e produce Miramondi è fondamentale monitorare costantemente i singoli componenti per poter acquisire, nelle differenti fasi di produzione, tutti i parametri rilevanti, per esempio i dati provenienti dai sensori di pressione o oppure lo stato di usura delle valvole.
Il costante monitoraggio dei componenti si traduce concretamente in una serie di vantaggi come la semplificazione della diagnostica nella fase di commissioning o l’opportunità di realizzare la manutenzione delle macchine in remoto.
Un mercato complesso che richiede continue innovazioni
Questi vantaggi sono ancora più importanti se consideriamo il mercato in cui opera Miramondi, caratterizzato da macchine e impianti per loro stessa natura fortemente energivore. Il settore della lavorazione della lamiera a freddo è inoltre un ambito in cui il grado di innovazione richiesto agli impianti si innalza costantemente e con grande rapidità.
La complessità della sfida è dovuta anche al fatto che ogni singola macchina rappresenta un progetto a sé stante, mai uguale a quello precedente. Questo deciso trend, unito alle richieste sempre più spinte di efficientamento energetico degli impianti, è uno dei motivi principali della partnership tecnologica tra Miramondi e Bosch Rexroth, entrambe convinte che sostenibilità e digitalizzazione saranno le chiavi per conquistare i mercati del futuro.
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