Transizione 5.0: una sfida che diventa opportunità
Il decreto per la Transizione 5.0 segna un nuovo capitolo per l’industria italiana. Promuovendo investimenti mirati alla sostenibilità e all’innovazione digitale in ambito industriale, la norma allinea infatti il nostro Paese al gruppo delle economie più avanzate già da anni caratterizzati da questi nuovi trend.
Come funziona il decreto?
La Transizione 5.0 punta a favorire lo sviluppo di processi produttivi che contribuiscano attivamente alla riduzione dei consumi e all’aumento dell’efficienza energetica. La norma offre credito d’imposta fino al 45%, un’opportunità sicuramente importante per un mercato internazionale in costante evoluzione.
Per le imprese che intendono accedere al credito d’imposta, il nuovo decreto prevede un iter suddiviso in più step:
- L’installazione di almeno un bene trainante, ovvero un bene strumentale materiale o immateriale 4.0.
Chi se ne occupa? Il fornitore del bene. - La verifica che questo bene (o beni) produca un efficientamento energetico di almeno il 3% sull’intera struttura o di almeno il 5% sul processo interessato dall’investimento.
Chi se ne occupa? Il certificatore - La richiesta di prenotazione del credito al GSE (Gestore dei Servizi Energetici) con una stima ex ante dell’efficientamento che si otterrà, la comunicazione al GSE della conclusione del progetto con la conferma ex post dell’efficientamento energetico.
Chi se ne occupa? L’azienda richiedente. - La perizia asseverata o giurata dell’interconnessione dei beni strumentali 4.0
Chi se ne occupa? Il perito abilitato. - La certificazione fiscale del credito.
Chi se ne occupa? Il Revisore legale. - La conferma del credito prenotato e la conferma, alla conclusione del progetto, del credito utilizzabile.
Chi se ne occupa? Il GSE.
Il progetto può anche prevedere, tra le spese ammissibili trainate, che rientrano a tutti gli effetti nel calcolo del credito l’installazione di un impianto per l’auto produzione di energia da fonti rinnovabili destinata all’auto consumo (escluse le biomasse), per una potenza massima del 105% del fabbisogno energetico dell’azienda.
Chi mi può aiutare nella pratica di richiesta del credito?
Tutto chiaro ma… A chi posso chiedere aiuto per affrontare tutte queste procedure?
Il nostro consiglio è quello di affidarsi non a un semplice consulente, ma a una società specializzata, un vero e proprio alleato dell’azienda, che si occupi al posto dell’imprenditore di sbrigare tutte le procedure burocratiche.
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⇒ beniamino.siboni@boschrexroth.it
Quali sono le tempistiche?
Tutti i progetti dovranno essere conclusi entro il 31 dicembre 2025, ovvero:
- I beni strumentali materiali e/o immateriali 4.0 dovranno essere installati (anche se non ancora interconnessi alla rete);
- L’eventuale impianto di auto produzione di energia da fonte rinnovabile dovrà essere installato;
- I test per la verifica delle competenze acquisite con il percorso formativo dovranno essere stati svolti.
Secondo una stima, la richiesta di prenotazione del credito, e quindi la stesura del progetto innovativo e della certificazione ex ante, dovrebbe essere fatta entro aprile 2025, per assicurarsi il beneficio.
L’offerta Bosch Rexroth per la Transizione 5.0
Con la sua gamma di Connected Hydraulics, Bosch Rexroth è il tuo migliore alleato verso la Transizione 5.0. Appoggiandoti ai nostri esperti, infatti, potrai:
- Installare sulle tue macchine le soluzioni tecnologiche più adatte in termini di risparmio energetico e digitalizzazione dei tuoi impianti;
- Ottenere un sistema di monitoraggio per la raccolta e la lettura dei dati energetici (prima e dopo la realizzazione del nuovo progetto);
- Essere messo in contatto con una società che ti può guidare nelle procedure e nell’ottenimento del credito legato alla .
Il nostro consiglio è dunque quello di affidarsi a enti che dispongono di anni di esperienza e competenze consolidate nell’ambito della normative sul credito di imposta e della certificazione.
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